Trasferirsi in Sardegna, scegliere di vivere in un’isola speciale

Trasferirsi in Sardegna ti cambia la vita: in tutti i sensi. Alle città si sostituisce la natura incontaminata, a tutto vantaggio del benessere psicofisico. Trovare lavoro però non è semplice.

Ecco la mia esperienza da cinque anni a questa parte, da quando ho scelto di vivere nell’isola più bella del Mediterraneo.

Trasferirsi in Sardegna: I Perché di una scelta che cambia la vita

eleonora a isola dei gabbiani palau
Isola dei Gabbiani, Palau

Chi sceglie di trasferirsi in Sardegna fa una scelta di vita molto profonda, probabilmente come quella di chi sceglie di lasciare qualunque sia il proprio luogo di origine per buttarsi in una nuova avventura.

Tuttavia, questo articolo è dedicato espressamente a chi sta pensando di mollare tutto, magari una grande città per andare a vivere in quella che a mio modesto parere è l’isola più bella del Mondo.

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Che la Sardegna sia l’isola più bella del mondo, direte voi, potrei affermarlo solo dopo aver visto tutte le isole del Pianeta. Non l’ho fatto. Ho viaggiato molto ma non così tanto.

Con questa affermazione intendo dire che la Sardegna è talmente bella, particolare, affascinante e tanti altri aggettivi (potrei compilare una lista lunghissima), che quando te ne innamori ti toglie la voglia di visitare qualunque altra isola al mondo. Se poi lo fai, come me, perché ami viaggiare, la porterai sempre nel cuore, perché nessun luogo potrà mai sostituirla.

Tante volte mi è stato chiesto il perché della mia scelta di trasferirmi in Sardegna. Spesso, dandole per scontate, l’interlocutore ha ipotizzato le risposte prima che parlassi.

    • Hai parenti sardi? “NO”.
    • Ti sei innamorata di un sardo? “NO”.
    • Sei qui per lavoro? “NO”.

La risposta è “Sono in Sardegna perché amo quest’isola. Mi ha rapita e coinvolta totalmente dal primo momento in cui vi ho messo piede. Nella mia scelta, prima è venuta la Sardegna e poi il lavoro”.

Ragazzi: quello per la Sardegna non è un amore superficiale.

Si dice sia il mare a catturarti, è davvero così?  Personalmente mi sono innamorata dell’aria, della cultura, della storia, delle tradizioni locali, delle persone, più in generale dell’atmosfera che regna in Sardegna.

Profuma di genuinità, mistero, natura e selvaggio nel senso più bello del termine. Poi profuma di elicrisio. Quando annuso i fiori dell’elicrisio, anche se sono lontana è come se tornassi in Sardegna.

Trasferirsi in Sardegna per lavoro o trovare lavoro

Sarda per caso
Sarda per caso

Parliamoci chiaro, a tu per tu. Trovare lavoro in Sardegna non è semplice. Io stessa prima di diventare giornalista ho iniziato a lavorarvi stagionalmente come cameriera. Finita la stagione però, finiti i giochi. Chi trova un lavoro fisso, magari tramite concorso pubblico, ha vinto alla lotteria.

La situazione per tutti gli altri è ben diversa. I giovani scappano dall’isola perché lavoro, tranne l’estate nel settore turistico, ce n’è poco. Allora c’è chi per trasferirsi investe nel settore turistico, proprio come ho fatto io.

Per potermi trasferire nell’isola che amo ho scelto di aprire un bed&breakfast, si chiama Portobello e si trova a Loiri, fra mare ed entroterra.

Con mio grande dispiacere qualcuno mi ha accusato di essere arrivata a togliere lavoro ad altri, mi ha tacciato di essere stata fortunata e sicuramente ricca per poterlo fare. Eh no. Quando ho aperto il mio b&b, cinque anni fa, avevo solo 3mila euro da parte, il risarcimento di un incidente stradale: praticamente tutti i miei risparmi.

Non sono stata fortunata. Sono stata determinata. Certo, determinazione a parte questo non vale per tutti. C’è chi da parte non ha nemmeno 2mila euro per avviare anche la più piccola attività.

Presi una casa in affitto, la arredai con un’amica, e quei pochi lavori li facemmo noi con le nostre mani e con l’aiuto di qualche conoscente.

Per sintetizzare, c’è chi viene trasferito in Sardegna per lavoro, e il discorso è diverso. Chi sceglie di trasferirsi per trovare lavoro invece, spesso dovrà inventarselo.

Ci vuole anche tanto ottimismo, determinazione e forza di volontà. Non intendo dire che trovare lavoro stabile in Sardegna è impossibile, ammettiamo però che è più difficile rispetto alle grandi città della Penisola.

Come si vive in Sardegna?

Io e Marianna, trekking a Cala Luna

Che dire? Si sta da Dio. Quando mi sono trasferita non venivo da una grande città, ho sempre vissuto nella periferia di Roma, vicino al mare. Lavoravo però in centro e conosco il tran-tran del traffico, dei mezzi pubblici, lo stress.

Da quando vivo in Sardegna ho dimenticato tutto questo. La pace di cui godo qui non ha prezzo. Non hanno prezzo le lunghe passeggiate in primavera, lungo le pinete marittime a raccogliere asparagi. Non hanno prezzo le notti in campeggio a guardare il cielo e le stelle, le sagre di paese, le feste, dove ci si diverte con poco e c’è ancora tanto spazio per le tradizioni che in città abbiamo dimenticato.

Non ha prezzo l’isola in autunno e in inverno, quando torna a respirare la sua quiete.

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