Corbezzolo sardo: usi nella medicina popolare in Sardegna
Quanti nomi per il corbezzolo sardo (lidone; mela lidone; lioni; alidoni; ghilisone), arbusto dai frutti coloratissimi e tondi da sembrar ciliegie.
Vanta vari usi nella medicina popolare in Sardegna – come altrove- grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, sfruttate per realizzare decotti e impacchi curativi.
Conosciuto fin dall’antichità, l’arbutus unedo o corbezzolo veniva usato per la concia delle pelli (le foglie, i frutti e la corteccia), per preparare l’acquavite ma anche e sopratutto per curare.
Calmare i dolori alla pancia e lenire le infiammazioni all’intestino erano le sue principali funzioni ad esempio in Ogliastra nell’area di Seui, Urzulei e Ussassai.
Ecco i rimedi naturali a base di corbezzolo utilizzati dalle donne in diverse località dell’isola.
Corbezzolo sardo e medicina popolare: i principali usi in Sardegna
Maturano in autunno i frutti del corbezzolo. Colorano i paesaggi della Sardegna di un rosso-arancio vivace che dona colore alle giornate più uggiose e mette allegria.
Una pianta così bella avrà virtù terapeutiche? Ebbene sì: lo dimostrano gli usi del corbezzolo sardo nella medicina popolare.
Sfogliando le pagine del libro Piante Officinali della Sardegna di Antonia Pessei scopriamo che a Villamassargia, nel Sulcis-Iglesiente, la radice di corbezzolo è fra i rimedi naturali per lenire le infiammazioni all’intestino e per calmare il mal di pancia.
Anche a Seui, in Ogliastra, il decotto di foglie e frutti è usato come antinfiammatorio, antisettico, e per curare le patologie del sistema muscolo-scheletrico.
Sempre in Ogliastra, gli usi del corbezzolo si estendono alla cura delle patologie epidermiche.
A Urzulei, Perdasdefogu e Ussassai è usato infatti come cicatrizzante, tramite applicazione diretta della corteccia.
A La Maddalena -come in altri luoghi- è stato utile alle attività manufatturiere.
In passato infatti, le foglie ricche di tannini e arbustoide venivano utilizzate per la concia delle pelli (trattamento che serve a conservare e rendere lavorabili le pelli animali, N.d.R.).
In più, sempre a La Maddalena e probabilmente non solo, si riteneva che la pianta di corbezzolo portasse fortuna.
Ecco perché un rametto con tre bacche da tenere in casa era fondamentale per allontanare le negatività.
Oltre ad essere un ottimo antinifiammatorio, il corbezzolo è anche diuretico e depurativo. Qui di seguito, la ricetta dell’infuso tipico di Sinnai.
L’infuso di corbezzolo fra i rimedi naturali di Sinnai
Come detto, gli usi del corbezzolo sardo nella medicina popolare sono correlati alle sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche, depurative e antisettiche.
Ecco la ricetta dell’infuso di corbezzolo per curare le infiammazioni all’intestino pubblicata da Progetu Camineras, a cura dell’Università della Terza Età di Quartu Sant’Elena (Sezione di Sinnai).
In mezzo litro d’acqua far bollire 25 g. di foglie.
Dopo aver fatto rafreddare e riposare l’acqua almeno per cinque minuti, filtrare e bere tre bicchierini al giorno.
Quest’infuso è utile come leggero rimedio diuretico, per la pressione alta e i calcoli renali.
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FONTI:
Piante Officinali della Sardegna, di Antonia Pessei (Arbutus Unedo – Corbezzolo, p.34)
Alcune piante della tradizione maddalenina. Articolo di Fabio Presutti.