Orti e giardini urbani: come risparmia la Sardegna agricola
La green economy torna alla ribalta: lo dimostra l’impennata di iniziative volte alla creazione di orti e giardini urbani in Sardegna.
A Cagliari, Sassari e Oristano coltivando si risparmia, e i cittadini con il pollice verde sono già all’opera.
Tramite bando per la concessione di appezzamenti pubblici, le istituzioni consentono di coltivare autonomamente frutta e verdura genuine, senza utilizzare sostanze chimiche e pesticidi.
Questa pratica salutare e utile al riassetto del bilancio famigliare, ha spopolato in tutto lo Stivale come in Sardegna.
Ecco dove trovare gli orti urbani e come accedervi.
Immagine in evidenza, Fonte: Festival del Verde e del Paesaggio.
Il fenomeno degli orti urbani in Sardegna: l’Agricoltura che Esiste, Insiste e Resiste
Nonostante la crisi economica l’agricoltura è in ripresa, tanto da superare la produttività media UE.
180mila le imprese hanno chiuso i battenti, ma altrettante migliaia non sono disposte ad arrendersi (ecco gli ultimi bandi per finanziamenti in agricoltura).
La produzione è aumentata dell’88% (valore medio secondo Ansa), merito dei 9.850 giovani che si dedicano all’agricoltura, anche in forma di start up, e delle nuove iniziative istituzionali.
Gli orti urbani nascono in questa cornice fatta di volontà, determinazione e voglia di risparmiare.
Non è tuttavia il dissesto economico il solo motivo ad incentivare l’autocoltivazione. Sono i valori ecologici e di salubrità alimentare a mobilitare le masse.
Un orto urbano al giorno toglie la crisi di torno
L’orto urbano è realizzato tramite un piano comunale, che indirizza terreni destinati al degrado verso la rinascita, e li trasforma in risposte concrete alla crisi.
I connazionali attivi nella gestione sono oltre 21 milioni (Sardegna compresa). Si stima che negli anni le cifre triplicheranno.
Come funzionano gli orti urbani?
Per ovviare alla speculazione edilizia, e valorizzare aree abbandonate, i Comuni concedono tramite bando la gestione di spazi pubblici a privati, da destinarsi a orto urbano.
Tali spazi (naturalmente idonei alla coltivazione), sono suddivisi in più lotti o unità minime.
La concessione è rilasciata solo ed esclusivamente per attività non professionali (vige il divieto di commercializzazione dei prodotti) destinate all’autoconsumo famigliare, ricreativo o didattico, con finalità aggregative tra gruppi che condividono valori di sostenibilità ambientale e inclusione sociale.
Gli orti urbani in sostanza, rappresentano un’occasione per iniziare a nutrirsi di frutta e ortaggi sani, autoprodotti, e di unire l’utile al dilettevole fortificando le relazioni sociali.
I vincitori dei bandi tuttavia, devono osservare regole di custodia e non sono esenti da responsabilità.
Per maggiori informazioni basta leggere i bandi e le forme contrattuali tipiche su Agri Regioni Europa.
Gli orti autonomi in Sardegna
La Sardegna agricola è entusiasta del fenomeno orti urbani.
Così dalle città del Nord all’estremo Sud, sono tanti i sardi dediti all’autoconsumo.
L’esperienza di Cagliari
Fra le prime esperienze c’è L’Orto di Emilio: il primo orto nato in Sardegna su terreno pubblico.
E’ stato realizzato a Settimo San Pietro dalla Onlus TerraTerra con la collaborazione del Comune, che ha concesso 1.100 mq di appezzamento in Via Emilio Lussu.
L’Orto di Emilio è diventato un luogo d’ispirazione sociale, di incontro fra persone e di condivisione dei principi della coltivazione biologica.
Ecco la localizzazione su Wikipamia dell’Orto di Emilio a Settimo San Pietro.
Le notizie da Monte Urpinu invece, riferiscono di uno spazio adibito, situato nei pressi dell’ex-cava, in stato di graduale abbandono.
La buona nuova riguarda l’elaborazione di un progetto di Coldiretti nella stessa area, finalizzato alla creazione di un mercato coperto con la rinascita di uno orto composto da frutteti e agrumeti.
A maggio 2017 a Mulinu Becciu è stato inaugurato un appezzamento gestito da cittadini, dediti alla coltivazione condivisa di pomodori, melanzane, carote, zucchine ed erbe aromatiche.
In arrivo progetti anche per Quartucciu.
Eccellenze ad Oristano
Nel 2013 il Comune ha disposto 30 terreni pubblici per realizzare orti urbani.
Gli Orti di Santa Giusta rientrano nel progetto “Italia Nostra”: Onlus impegnata nella protezione dei beni culturali ed ambientali.
Lo spazio si estende per 500 mq, si trova in prossimità dell’omonima laguna e racchiude ben 10 lotti.
La gestione dei terreni è famigliare, ma supervisionata da Coldiretti per consentire la fruibilità da parte della comunità e il mantenimento delle tradizioni della Sardegna agricola.
Anche il Comune di Sorradile è attivo con il progetto “Qualità de Cibo”.
Ai cittadini che vorranno dedicarsi alla coltivazione sarà assegnato un bonus per l’acquisto di piantine e sementi.
Si parte da importi di 150 euro se le aree si trovano all’interno del paese, fino a 200 euro se il terreno ricade in zona agricola.
Criticità a Olbia
Nel 2016 il Comune di Olbia ha assegnato 27 orti urbani, fra cui diversi lotti a Tannaule, ma il vento che si è abbattuto a gennaio 2018 ha provocato danni ingenti.
Gli appezzamenti si trovano in Via Bazzoni-Sircana, di fronte alla sede amministrativa della ASSL, e dovranno fronteggiare la ricostruzione, necessaria e dovuta in ragione di tetti volati e alberi caduti.
Gli orti di Sassari
A dicembre 2017 il Comune di Sassari ha consegnato le chiavi per 18 appezzamenti di terreno, relativi agli orti urbani di Via Cosseddu a Li Punti.
La concessione durerà 3 anni, ed è stata effettuata con una graduatoria stilata in base al reddito ISEE e al numero di componenti del nucleo famigliare.
Gli assegnatari possono coltivare alberi da frutto, fiori e ortaggi, e trascorrere il tempo libero a contatto con la Natura curando i 60 mq messi a disposizione.
Giardini: nasce in Sardegna un campo di tulipani Fai-Da-Te
La notizia ha già fatto il giro del web.
A Turri, in Marmilla, è nato “Tulipani in Sardegna: il primo evento dedicato alla fioritura dei tulipani.
Chi partecipa potrà ammirare circa 35mila tulipani e raccogliere quelli che preferisce secondo regole stabilite dal biglietto d’ingresso.
“Tulipani in Sardegna” è aperto tutti i giorni, compresi i week-end, dalle 09:00 alle 18:00.
Per maggiori informazioni, visitare il sito di Tulipani in Sardegna.