Il castello di Baldu a Luogosanto: memorie dell’antica villa di Sent Steva
Il castello di Baldu o Palazzo Baldu (Lu Palatzu di Baldu, in gallurese) situato a Luogosanto faceva parte dell’antica Villa di Sent Steva, nucleo medievale di cui si ha traccia dal XVI.
Una villa scomparsa, la cui esistenza è però confermata da un documento storico, un manoscritto che ci riporta indietro nel tempo ai Giudicati di Gallura e Arborea.
Palazzo Baldu in Sardegna è forse una delle fortezze più affascinanti.
Circondato da un fitto bosco di lecci è avvolto da un’atmosfera molto particolare, che può farsi tetra (per chi si lascia suggestionare) nelle giornate autunnali e invernali più fredde e uggiose.
Come avviene per la maggior parte dei castelli di epoca giudicale in Sardegna e per i castelli medievali in genere, anche il Castello di Baldu ha la sua leggenda legata a un fantasma: quello di sor Ubaldo, signore della Villa di Sent Steva.
Castello di Baldu a Luogosanto: in Sardegna sulle tracce della Villa di Sent Steva
Visitare il castello di Baldu o Palazzo Baldu a Luogosanto, in Sardegna, è un’esperienza meravigliosa per gli appassionati dei castelli di epoca giudicale, medievali e delle vicende che interessarono i giudicati di Gallura e Arborea.
C’è da dire che della fortezza rimane poco, ma quel poco stimola la curiosità di conoscere più a fondo la sua storia.
A colpire immediatamente è il luogo in cui si trova: un bosco di lecci che cela le sue mura e lo fa apparire come uno di quei manieri su cui aleggiano tante leggende.
In effetti è proprio così: dietro il castello di Baldu ci sono storie affascinanti e leggende che riguardano l’antica di Villa di Sent Steva.
Della Villa di Sent Steva, facente parte della curatoria di Balayana, si ha notizia grazie a fonti del XVI secolo.
La principale, che abbiamo rinvenuto sullo spazio VirtualArcheology del portale SardegnaCultura.it, è lo stralcio di una carta appartenente al registro dei provvedimenti per i Giudicati di Gallura e di Arborea.
Nella fonte (foto qui sopra) sono riportati i nomi delle ville di Locus Sancto, Ariaguono e Sant Steve e si richiede a quest’ultima il pagamento di quattro Lire a favore del Comune di Pisa.
Pare che palazzo Baldu fosse il cuore della villa, un importante centro burocratico nonché residenza dei giudici.
Studi archeologici hanno rilevato nell’area la presenza di abitazioni; cucine; magazzini; stalle e botteghe. Ciò ha portato gli esperti a pensare che non si trattasse di un forte avente funzione difensiva, ma piuttosto amministrativa.
Palazzo Baldu: nascita e scomparsa del nucleo medievale di Sent Steva
Cosa mette in relazione il Castello di Baldu a Luogosanto e l’antica Villa di Sent Steva?
Innanzitutto la permanenza del toponimo nell’area in cui si trova il palazzo, denominata Santo Stefano, nonché la presenza di una chiesetta dedicata al santo.
Come anticipato si hanno notizie dell’esistenza di Sent Steva dal XVI secolo.
Il suo svolgimento sul territorio è stato fatto coincidere gli ambienti disposti attorno al castello. Si ipotizza che i setti murari a Ovest del forte fossero il prolungamento della villa, ma alcuni studiosi la collocano nei resti di un’abitato vicino al complesso.
A quando lo spopolamento?
Lo si fa risalire alla fine del XIV secolo, epoca in cui Alfonso V d’Aragona, nell’anno 1421, infeudava a Rambaldo de Corbaria alcuni luoghi disabitati da tempo, tra cui Villa Sent Steva (tuttavia, studi archeologici rilevano una frequentazione fino al XV secolo).
Perché scomparve Sent Steva?
Non è dato saperlo. Si suppone avvenne a causa della sua dismissione come centro amministrativo in grado di accentrare la popolazione.
In nome di Baldu: il fantasma del castello
Il nome di Baldu attribuito al castello gallurese deriverebbe dalla figura di Ubaldo II Visconti (1207-1238), giudice di Gallura dal 1225 fino alla sua morte, potestà di Pisa nonché sposo di Adelasia di Torres.
Figlio di Lamberto Visconti di Eldizio e Elena de Lacon (giudicessa regnante di Gallura) ereditò il giudicato di Gallura a soli 18 anni e più tardi invase anche il giudicato di Cagliari, per garantire l’influenza dei pisani anche a Sud dell’isola.
Fu tumulato, secondo tradizione, nella basilica di Nostra Signora di Luogosanto dove già riposavano le spoglie della madre.
Si dice però che il suo fantasma continui ad aggirarsi in prossimità del castello.
Secondo la leggenda Ubaldo, legato a palazzo Baldu fin dalla nascita (si ipotizza che il padre lo avesse fatto costruire per festeggiare la sua nascita), apparirebbe vicino alla chiesetta di Santo Stefano.
Il fantasma di sor Ubaldo, così ribattezzato, si dice indossi abiti signorili pisani tipici del Trecento e che si mostri solo alle persone davvero credenti e meritevoli.
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FONTI:
http://virtualarchaeology.sardegnacultura.it;