Erbe aromatiche: le proprietà dorate dell’Elicriso
Impiegato dalle nonne nella preparazione di olii ed estratti, l’Elicriso è conosciuto per le proprietà benefiche e i molteplici usi nella cosmesi naturale e per la cura dei malanni stagionali.
In Sardegna, come in altre aree del Mediterraneo, fiorisce in aprile-maggio nelle zone costiere più riparate, in giugno-luglio nelle zone con altitudini più elevate.
Ecco le proprietà e gli utilizzi tipici di questa erba profumatissima!
Il suo profumo inconfondibile e intenso ricorda l’aroma pungente della liquirizia. I fiori allungati, di un giallo lucente e sgargiante, crescono in piccoli mazzetti pronti alla raccolta soprattutto nelle isole del Mediterraneo: in Sicilia, in Corsica e sulle coste della Sardegna fino a 1.400 metri di altitudine.
Quali sono le proprietà dell’Elicriso e i suoi usi principali?
Scopriamolo insieme!
Elicriso, il Sole d’Oro della Sardegna
L’Elicriso (Helichrysium Italicum), appartenente alla famiglia delle Asteraceae, veniva impiegato dalle donne appassionate di cosmesi naturale per la preparazione di olii dalle molteplici proprietà benefiche.
In effetti, ieri come oggi, si annovera fra gli “Ori” della Sardegna e il suo nome significa “sole d’Oro” (dall’unione dei termini greci helios e crysios cioè sole e Oro), ma in Sardegna ricorrono tanti appellativi diversi che rievocano l’area di origine e l’utilizzo tipico, spesso legato a rituali pagani.
Così, nell’isola, l’Elicriso si conosce anche come frore de Santu Juanne, e nel mese di giugno, ad Alghero, i suoi fiori vengono legati insieme ad altre piante mediterranee officinali e gettati nel fuoco durante le celebrazioni dei Focs de Sant Joan, prima di esprimere un desiderio.
Fra gli altri nomi noti rientrano s’erba de Santa Maria, bruschiadinu, archimissa, ad indicare un unico e prezioso arboscello, così facile da reperire e semplice da impiegare non solo nella cosmesi naturale, ma anche –grazie alle proprietà antinfiammatorie– per la cura di malanni autunnali come la tosse e per risolvere problemi di digestione.
Rispetto all’olio e al decotto di Elicriso, gli studi medici non hanno rilevato controindicazioni rispetto alle normali dosi erboristiche consigliate (fatta eccezione per le pelli ipersensibili), per questo i suoi utilizzi sono vari e vanno dalla prevenzione delle rughe e delle smagliature alla cura specifica di dermatiti, eczemi e psoriasi. per le sue proprietà lenitive e disarrossanti.
Come preparare l’oleolito di Elicriso
Raccogliendo i fiori di Elicriso si può iniziare la preparazione dell’oleolito ad uso cosmetico, su cui ci soffermiamo oggi.
La preparazione si inizia quando i fiori sono freschi di raccolta ed è necessario raccoglierne almeno 100 gr per poi farli essiccare in un luogo buio e abbastanza ventilato.
Dopo l’essiccazione, il composto floreale dovrà essere diluito con olio extra-vergine di oliva o con un più delicato olio di mandorle dolci per almeno 500 ml. Quando i fiori sono pronti basterà munirsi di un barattolo ermetico in cui inserirli e in cui versare l’olio di diluizione, fino a coprirli.
A questo punto inizia il processo di macerazione dell’Elicriso. I
l contenuto del barattolo va girato di tanto in tanto, negli intervalli di tempo fino a 40 giorni, termine stimato della macerazione.
Trascorsi 40 giorni si può filtrare l’olio aiutandosi con una garza e spremendo il residuo: più volte si filtrano i fiori macerati più puro sarà l’estratto finale.