Racconti di Esterzili – Domu ‘e Urxia: la “casa della fata malefica”

Oggi vi racconto di Esterzili tramite una leggenda che riguarda uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna: Sa Domu ‘e Urxìa.

Nel tempio nuragico – Sa Domu ‘e Urxìa – si narra vivesse una strega (secondo altri una fata) che nascose due vasi di terracotta dal contenuto misterioso.

Gli abitanti di Esterzili, però, non ebbero mai il coraggio di aprirli.

Cosa contenevano? Quante versioni esistono della storia e perché è ambientata in questo luogo?

Scopriamolo insieme!

Su Esterzili

Veduta del paese di Esterzili dall'alto
Paese di Esterzili. Fonte: Sito web IRC Diocesi di Lanusei

Esterzili è un paese suggestivo, in posizione panoramica rispetto ai verdi paesaggi circostanti.

Si trova nella Barbagia di Seulo, a 700 metri d’altitudine, sulle pendici del monte Santa Vittoria, circondato da boschi e vallate da cui intravedere il mare ogliastrino.

Il centro storico è abbellito da murales, troviamo alcune chiese da visitare (la chiesa di San Michele, la chiesa di Sant’Antonio da Padova e la seicentesca campestre di San Sebastiano), ma il territorio attrae soprattutto sul fronte naturalistico e archeologico.

A Esterzili infatti sono stati censiti 77 siti archeologici tra domus de janas, nuraghi, tombe di giganti e templi.

Fra questi spicca Sa Domu ‘e Urxìa, un tempio a megaron ben conservato e di rilevante interesse storico.

Proprio qui è ambientata una curiosa leggenda che ha valso al sito l’appellativo di “casa della fata malefica”.

A cosa si deve questo nome?

 

La leggenda di Sa Domu ‘e Urxìa: la casa della fata malefica

tempio nuragico a megaron esterzili
Sa Domu ‘e Urxia, Esterizili. Fonte: sito web Sardegna Turismo

La vista più bella del sito si ammira dall’alto.

L’edificio è racchiuso entro un recinto ellittico costruito con blocchi di scisto sbozzati, disposti a filari orizzontali regolari.

La forma rettangolare, allungata, aiuta l’immaginazione. Ben si può riportare ad una casa antica, anzi, ad un vero e proprio palazzo.

La dimora, però, secondo la leggenda, sarebbe appartenuta ad una fata malefica. Ad una strega machiavellica di nome Urxìa.

Si narra che, in un giorno lontano, gli abitanti di Esterzili decisero di scacciarla definitivamente dal paese. Un’altra versione della storia, invece, racconta che gli stessi abitanti le uccisero i figli.

Qualunque sia stato il torto, che fosse l’esilio o l’omicidio, si dice che Urxìa cercò vendetta, scegliendo da brava strega un modo subdolo per ottenerla.

Lascio sul posto due vasi di terracotta (orci), nascondendo nel primo delle api e nel secondo la musca macedda.

Secondo il folklore, la musca macedda è un insetto mortale che nasconde tesori all’interno di botti o vasi presso nuraghi, pozzi sacri e templi nuragici.

Il sito archeologico Sa Domu'e Urxia visto dall'alto
Sa Domu’e Urxia. Fonte: sito web Consorzio Turistico dei Laghi

 

Gli esterzilesi, tuttavia, non si fecero ingannare.

Quando videro i vasi sigillati, non li aprirono.

Con le api avrebbero potuto ricavare il miele, ma il rischio di aprire per errore il vaso sbagliato, liberando la musca macedda, era troppo alto.

Per questo motivo, i due orci furono lasciati vicino al Tempio, sepolti da qualche parte all’interno o all’esterno del perimetro murale.

In una diversa versione della storia, uno dei due vasi conteneva monete d’oro al posto del miele.

Vuoi per la posizione, arroccata in un’area impervia e di arduo accesso, vuoi per la singolarità delle strutture architettoniche, Sa Domu ‘e Urxìa ha sempre affascinato l’immaginario popolare.

Di conseguenza, pastori e contadini vi hanno ambientato alcune delle credenze più radicate in Sardegna, come quelle legate alle fate, alle streghe ingannatrici e a creature sovrannaturali, tra cui la letale musca macedda.

 

 

Sa Domu ‘e Urxìa: scheda archeologica

ingresso del sito archeologico sa domu'e urxia
Ingresso de Sa Domu ‘e Urxia. Fonte: sito web Sardegna Sentieri
  • Nome del sito: Sa Domu ‘e Urxìa
  • Tipologia: Tempio nuragico a megaron
  • Collocazione geografica: Esterzili, Sardegna
  • Cronologia: Bronzo recente, fine XIII secolo a.C.

Descrizione

Il sito ospita un grande tempio a megaron nuragico.

Questo è caratterizzato da una pianta rettangolare di 22,5 x 7,79 m, costruito con blocchi di scisto disposti in filari orizzontali regolari. È preceduto da un vestibolo in antis (5,15 x 5 m), dotato di banconi-sedile lungo le pareti.

Struttura e caratteristiche

Il tempio è suddiviso in due ambienti rettangolari, ciascuno con banconi-sedile e pavimenti battuti. Il santuario si sovrappone a un villaggio nuragico preesistente, situato sul Monte Cuccureddì.

Scoperte archeologiche

Sono stati rinvenuti diversi oggetti di uso quotidiano e votivo, come pestelli, macine, denti di falcetto, ceramiche e un tesoretto di monete romane.

Un recente scavo ha portato alla luce una composizione straordinaria di bronzi votivi raffiguranti scene di sacrificio e offerte.

Il sito testimonia la continuità di frequentazione dal Bronzo recente fino all’epoca romana, con una rilevante scena di culto rappresentata in bronzo.

 

Come raggiungere il tempio di Esterzili

percorso per raggiungere Sa Domu'e Urxia
Fonte: sito web Sardegna Sentieri

Sa Domu ‘e Urxìa si trova in località Cuccureddi, a quasi 1000 metri di altitudine.

Per raggiungerla basta percorrere la strada Provinciale 53 panoramica da Esterzili verso la cima di monte S.Vittoria.

Gli escursionisti esperti possono arrivare con un trekking di 2 ore, percorrendo un sentiero lungo 5,3 km.

Il sentiero è panoramico, molto suggestivo, e permette di visitare siti archeologici di grande valore storico.

Si parte dall’area di Monti ‘e Nuxi, famosa per la sua area sacra nuragica e il santuario annesso.

Il cammino prosegue salendo verso il monte di Santa Vittoria, dove si può ammirare il maestoso recinto megalitico e godere di vedute mozzafiato dalla cima più alta della zona (1.212 m slm).

Da lì, il sentiero scende dolcemente fino a raggiungere il tempio di Domu ‘e Urxia.

trekking per Sa Domu'e Urxia, Esterzili
Percorso di trekking su Sardegna Sentieri

Maggiori informazioni sul percorso sono disponibili su Sardegna Sentieri – Monti ‘e Nuxi – Domu ‘e Urxia.
 
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Autrice: Eleonora D’Angelo

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