La storia secolare dell’ulivo in Sardegna

Oggi, dedicandomi alla raccolta delle olive a casa mia (eh sì! Ho un terreno ricco di ulivi!), ho preso la palla al balzo per raccontarvi la storia secolare dell’Ulivo in Sardegna.

Vi parlerò del significato dell’ulivo e dell’olio, della raccolta delle olive che si ripete ogni anno in Autunno e dei simbolismi che gravitano a questa sacra pianta.

Siete pronti ad intraprendere un viaggio affascinante fra le pagine della storia?

Basta Continuare a leggere…

L’Ulivo in Sardegna e la sua Storia

olivastro sardegna
Olivastro, Sardegna

Iniziamo dal vocabolario sardo e dal fitonimo oliva, uliva, oliba e varianti, riferito alle piante di ulivo coltivate.

La parola ozastru-ollastu è invece riferita alle specie selvatiche ma nulla esclude che anche queste, in passato, venissero usate in Sardegna per produrre l’olio (ozu o ollu).

I citati vocaboli derivano dal latino e dimostrano che l’ovicoltura in Sardegna era praticata quantomeno all’epoca dei Romani.

Secondo Massimo Pittau (esperto di linguistica sarda), tuttavia, la storia dell’ulivo in Sardegna non solo è secolare ma affonda le sue radici in epoche più remote, addirittura prelatine.

Lo dimostrerebbero toponimi sardi in cui l’accento tonico cade sull’ultima vocale, che non trovano riscontro nella lingua latina, esattamente come:

Olevà (Buddusò), Olloè (Villagrande Strisaili), Oloè (Oliena), Olovà (2: Benetutti, Olbia); Ollovè, Olobò (Urzulei)

Pittau ritiene che la conoscenza degli ulivi in Sardegna risalga a due millenni prima di Cristo e che, sommati a quelli dopo Cristo, risalga dunque a 4.000 anni fa!

Significato dell’ulivo

olive ulivo albero
Longevità, fertilità, vitalità

Longevità; fertilità; vitalità e… Quanti significati ha l’ulivo nella sua storia secolare!

Questi sono solo alcuni perché la straordinaria pianta, diffusa in tutto il Mediterraneo oltre che in Sardegna, rimanda anche al misticismo e alla religione.

Il significato forse più noto dell’ulivo è la pace.

Ricordiamo come sarebbe stata una colomba con in becco un ramoscello d’ulivo ad annunciare a Noè la fine del Diluvio Universale.

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Nell’Orto degli Ulivi, invece, Gesù avrebbe trascorso le ore antecedenti la Passione.

Ma torniamo alla Sardegna, dove nel 1806 Vittorio Emanuele pubblicò l’Editto degli Ulivi rilasciando titoli nobiliari a chi piantasse grandi quanti quantità della celebre pianta.

Qui di seguito alcune curiosità relative ai simbolismi dell’ulivo, legate alla tradizione popolare.

Olive, olio e simbolismi

rune sole luna
La magia dell’ulivo e dell’olio

Sapevate che l’olio viene attribuito al Sole, mentre le foglie di ulivo alla Luna?

Nella tradizione popolare le preziose gocce di olio d’oliva venivano usate per preparare pozioni magiche ma anche a scopo sacro.

L’olio infatti alimentava le lampade accese in onore delle divinità.

Pensate che, secondo un antico credo popolare, guardare un’ampolla d’olio esposta ai raggi del sole, garantirà una buona vista anche in vecchiaia.

Più noto è l’uso dei rametti d’ulivo da tenere in casa come protezione dalla energia negative e come portafortuna.

In Sardegna, inoltre, l’olio è il grande protagonista de sa mixina de s’ogu (la medicina dell’occhio, in sardo campidanese), praticata per allontanare il malocchio.

Sempre in alcuni rituali dell’isola, le foglie venivano usate per predire il futuro.

S’Ozzastru: gli ulivi millenari in Sardegna

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Piante di ulivo

Una delle piante d’ulivo più antiche della storia d’Italia si trova a Luras (Regione Gallura), in provincia di Sassari.

In base agli studi dell’Università di Sassari, la sua età è compresa fra 2.500 e 4.000 anni, ma c’è chi ne sostiene 5.000.

Notevoli le sue dimensioni: una circonferenza di undici metri e mezzo e un diametro chioma di ventuno. La sua altezza invece è di 14 metri circa.

La parola S’Ozzastu va intesa come “olivastro patriarca di tutti gli olivastri” o su babbu mannu (il grande padre) e non a caso.

Questo eccellente rappresentante degli ulivi millenari, è stato infatti dichiarato monumento naturale.

In Sardegna troviamo centinaia di alberi monumentali (se ne contano almeno 200), tra cui quelli presenti nei territori di Sarule e Santa Maria Navarrese.

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Fonti:

  • Massimo Pittau, “Gli ulivi in Sardegna conosciuti da 4.000 anni”;
  • FocusSardegna.com, “L’albero di ulivo, benedetta longevità”